We look at the cinema as a unique and powerful tool to explore the world around us. Movies not only entertain us, they importantly can expand our horizons, leading us on a journey that stimulates curiosity and controversy and make us confront with our deepest emotions. Films reflect the beauty and complexity of our lives.
Wajib - invito al matrimonio - 2018

La scheda

La storia

Trailer

Recensioni

Regia: Annemarie Jacir Cast: Mohammed Bakri, Saleh Bakri Nazionalità: Palestina
Vincitore al Festival Internazionale di Dubai del Premio Muhr come Miglior Film e del Premio Miglior Attore ex aequo per Mohammed e Saleh Bakri, vincitore del Premio Miglior film dell’ anno, Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore per Mohammed Bakri agli Arab Critics’ awards 2018, Wajib-invito al matrimonio è un road-movie profondo ed emozionante, che esplora la complessità del rapporto padre-figlio nel confronto tra liberà e dovere, modernità e tradizione. Ambientato nella comunità cristiana di Nazareth, Wajib è un film che “fa aprire gli occhi e il cuore” e evidenzia le criticità e le difficoltà nel vivere in una terra martoriata come la Palestina. Wajib ha ottenuto anche il Premio ISPEC ( Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo) al Festival di Locarno 2017.
 Abu Shadi ha 65 anni e vive a Nazareth, in Palestina. Di professione insegnante, molto stimato, Abu Shadi ha cresciuto da solo i due figli dopo l’abbandono della moglie e ora si appresta a vivere quello che è forse il giorno più bello della sua vita: il matrimonio della figlia Amal. Per l’occasione e per aiutarlo nei preparativi, è tornato nella città natale anche Shadi, l’altro figlio che ormai da tempo vive in Italia, il quale, pur ormai avvezzo agli usi occidentali e molto critico verso quanto accade nella regione, non si è sottratto al rispetto della locale consuetudine palestinese del “Wajib”, il “dovere” da parte dei familiari, di consegnare personalmente le partecipazioni di nozze, come forma di rispetto verso gli invitati. Di casa in casa, Shadi e Abu Shadi si apprestano a trascorrere insieme un’intensa giornata on the road dedicata a incontri e consegne così come vuole la tradizione. Le porte di cristiani, musulmani e anche atei si aprono al loro arrivo. Ma se al cospetto degli invitati padre e figlio riescono a calarsi nel ruolo che tutti da loro si aspettano, nei momenti in cui sono soli, la diversa visione della vita e dei valori che ormai ampiamente li separa affiora man mano in superficie costringendoli a un inevitabile confronto.
Click to download
“Un piccolo capolavoro di tenerezza” Roberto Nepoti- La Repubblica “Due magnifici attori, padre e figlio anche nella vita. Passato, presente e forse futuro di riconciliazione raccolti in un piccolo gioiello di cinema sociale, indirizzato verso un finale d’affetti famigliari splendido e poetico. Claudio Trionfera- Il Messaggero “Il cinema a volte permette di comprendere le situazioni umane molto più in profondità delle considerazioni geopolitiche. “Wajib” è uno di quei film rari e preziosi che ci illuminano sulla vita quotidiana degli abitanti di una città e di una regione senza obbligarci a prendere posizione su questioni che sono purtroppo al di là di noi”. Paris Match "Questo film parla anche di diritti umani. Ma soprattutto parla di esseri umani. Palestinesi. Come non li avete (quasi) mai visti". Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia
© Satine Film Distribuzione 2024
Wajib - invito al matrimonio - 2018
Regia: Annemarie Jacir Cast: Mohammed Bakri, Saleh Bakri Nazionalità: Palestina
Vincitore al Festival Internazionale di Dubai del Premio Muhr come Miglior Film e del Premio Miglior Attore ex aequo per Mohammed e Saleh Bakri, vincitore del Premio Miglior film dell’ anno, Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore per Mohammed Bakri agli Arab Critics’ awards 2018, Wajib-invito al matrimonio è un road-movie profondo ed emozionante, che esplora la complessità del rapporto padre-figlio nel confronto tra liberà e dovere, modernità e tradizione. Ambientato nella comunità cristiana di Nazareth, Wajib è un film che “fa aprire gli occhi e il cuore” e evidenzia le criticità e le difficoltà nel vivere in una terra martoriata come la Palestina. Wajib ha ottenuto anche il Premio ISPEC ( Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo) al Festival di Locarno 2017.
 Abu Shadi ha 65 anni e vive a Nazareth, in Palestina. Di professione insegnante, molto stimato, Abu Shadi ha cresciuto da solo i due figli dopo l’abbandono della moglie e ora si appresta a vivere quello che è forse il giorno più bello della sua vita: il matrimonio della figlia Amal. Per l’occasione e per aiutarlo nei preparativi, è tornato nella città natale anche Shadi, l’altro figlio che ormai da tempo vive in Italia, il quale, pur ormai avvezzo agli usi occidentali e molto critico verso quanto accade nella regione, non si è sottratto al rispetto della locale consuetudine palestinese del “Wajib”, il “dovere” da parte dei familiari, di consegnare personalmente le partecipazioni di nozze, come forma di rispetto verso gli invitati. Di casa in casa, Shadi e Abu Shadi si apprestano a trascorrere insieme un’intensa giornata on the road dedicata a incontri e consegne così come vuole la tradizione. Le porte di cristiani, musulmani e anche atei si aprono al loro arrivo. Ma se al cospetto degli invitati padre e figlio riescono a calarsi nel ruolo che tutti da loro si aspettano, nei momenti in cui sono soli, la diversa visione della vita e dei valori che ormai ampiamente li separa affiora man mano in superficie costringendoli a un inevitabile confronto.
Click to download
“Un piccolo capolavoro di tenerezza” Roberto Nepoti- La Repubblica “Due magnifici attori, padre e figlio anche nella vita. Passato, presente e forse futuro di riconciliazione raccolti in un piccolo gioiello di cinema sociale, indirizzato verso un finale d’affetti famigliari splendido e poetico. Claudio Trionfera- Il Messaggero “Il cinema a volte permette di comprendere le situazioni umane molto più in profondità delle considerazioni geopolitiche. “Wajib” è uno di quei film rari e preziosi che ci illuminano sulla vita quotidiana degli abitanti di una città e di una regione senza obbligarci a prendere posizione su questioni che sono purtroppo al di là di noi”. Paris Match "Questo film parla anche di diritti umani. Ma soprattutto parla di esseri umani. Palestinesi. Come non li avete (quasi) mai visti". Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia
© Satine Film Distribuzione 2024
Wajib - invito al matrimonio - 2018
© Satine Film Distribuzione 2024
Wajib - invito al matrimonio - 2018
© Satine Film Distribuzione 2024
Wajib - invito al matrimonio - 2018
© Satine Film Distribuzione 2024